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Il Cervo

(Cervus elapus)

Con la reintroduzione di ottanta esemplari a partire dal 2004, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha portato a termine un ambizioso progetto: quello di ricostituire la comunità faunistica dell'Appennino, distrutta ed impoverita dall'uomo nel corso dei secoli.
Il Cervo è un ungulato, di dimensioni medio-grandi, di forma slanciata, con spiccato dimorfismo sessuale. Il manto estivo è rossiccio, quello invernale è bruno o bruno-grigiastro. Nel maschio si sviluppa sul collo una folta criniera golare. Il cerbiatto presenta un pelame bruno-rossiccio con numerose ed evidenti picchiettature bianche sui fianchi che scompaiono all'età di 2-3 mesi. I maschi adulti sono caratterizzati dalla presenza di lunghi palchi. Il Cervo predilige i boschi con alberi ad alto fusto misti ad ampie radure, ricchi d'acqua e con scarso sottobosco. Foreste fitte e intricate ostacolerebbero gli spostamenti, specialmente per i maschi che, con il loro ingombrante palco, potrebbero restare impigliati fra i rami e gli arbusti. Le faggete e le foreste miste, con prevalenza di latifoglie, costituiscono l'habitat preferito del Cervo, che, tuttavia, ben si adatta ai boschi di conifere.

Progetto per la reintroduzione del Cervo

Cervo
Cervo
(foto di Archivio Ente Parco)
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