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Amatrice
La città degli Spaghetti all'Amatriciana
Provincia: Rieti Regione: Lazio | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.amatrice.rieti.it
Descrizione e Cenni storici
La Conca di Amatrice deve essere stata frequentata sin dall'età protostorica. Il fatto di trovarsi lungo il tracciato della Via Salaria spiega come la conca fosse abitata continuativamente dall'epoca preromana. All'epoca romana risalgono resti di edifici e tombe rinvenute in diverse zone del territorio. In effetti, secondo la tradizione, la città di "Summa Villarum" trasmise il proprio nome, nell'epoca di mezzo, a tutta l'area, che nel VI secolo fu annessa al Ducato di Spoleto. Nel Regesto di Farfa sono ricordati, per il periodo che va dalla metà dell'VIII secolo agli inizi del XII, i nomi di molte località e villaggi dell'attuale comune e, tra essi, nel 1012, anche quello di Matrice, ricordato ancora nel 1037 nel diploma con cui l'imperatore Corrado II conferma al Vescovo di Ascoli i suoi possedimenti. Solo intorno al 1265, al tempo del re Manfredi di Svevia, Amatrice entra a far parte definitivamente del Regno di Napoli. La città non volle sottostare al dominio angioino e anzi, più volte, si ribellò apertamente. Nel 1271 e nel 1274 Carlo d'Angiò inviò degli eserciti per debellare la resistenza degli amatriciani e ridurre la città all'obbedienza. Contemporaneamente si assiste alla scomparsa dei baroni e alla formazione, con a capo Amatrice, della "Universitas", cioè del "comune" in territorio liberamente organizzato, relativamente autonomo dal potere centrale, che si governa tramite un parlamento. In questo periodo l'influenza della città si estende su un territorio che va da Campotosto sino ai confini di Cittareale, ma anche su molti castelli e villaggi sul versante teramano. Nei secoli XIV e XV Amatrice è in continua lotta con le città e i castelli circostanti, per questioni di confine e di prestigio. Sono rimasti famosi i conflitti con Norcia, Arquata, L'Aquila. Tradizionale alleata di Amatrice fu la città di Ascoli.
Gli amatriciani presero parte, a fianco delle milizie comandate da Braccio Fortebraccio da Montone, al lungo assedio dell'Aquila e alla battaglia finale del giugno 1424, che segnò la sconfitta di Braccio morto sul campo. Amatrice, durante i conflitti tra angioini e aragonesi per il possesso del Regno di Napoli, sostenne tenacemente i secondi, anche durante la guerra. Il sovrano aragonese Ferdinando, sedata la rivolta dei Baroni nel 1485, nell'anno seguente ricompensò Amatrice, concedendole il privilegio di battere moneta con il motto "Fidelis Amatrix". Tuttavia nel febbraio 1529, dopo un'eroica resistenza, venne riconquistata e messa a ferro e fuoco da Filiberto di Chalon, generale di Carlo V. Per punire la ribellione, Carlo V diede lo Stato di Amatrice in feudo ad un suo capitano, Alessandro Vitelli. Successivamente, pur facendo parte sempre del Regno di Napoli, Amatrice, tra il 1582 e il 1692, passò sotto il dominio di un ramo degli Orsini e in seguito ai Medici di Firenze, che la conservarono fino al 1737. Infine nel 1759 il feudo entrò a far parte dei domini personali del re di Napoli. Sul finire del XVIII secolo e per quasi tutto il successivo, il territorio amatriciano, come buona parte della penisola, fu interessato dal fenomeno del "brigantaggio" a sfondo politico e sociale. Un ruolo importante nella storia del Risorgimento italiano lo ebbero anche i patrioti amatriciani, primi fra tutti Piersilvestro Leopardi, Don Giuseppe Minozzi e Don Nicola Rosei. Sempre di origine amatriciana, della frazione Preta, fu Don Giovanni Minozzi, fondatore dopo la Prima Guerra Mondiale dell'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia e prossimo alla beatificazione. Dal 1992 Amatrice è all'interno del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
- Abitanti: 2.730 amatriciani
- Altitudine: 955 m s.l.m.
Emergenze Storico-culturali:
- Il Santuario della Madonna di Filetta, raggiungibile a piedi con un sentiero che parte da Amatrice oppure con la strada che parte dalla frazione di Rocchetta. Le decorazioni dell'abside, del XV sec., sono di Pier Paolo da Fermo, quelle delle pareti di Dionisio Cappelli e di altri pittori minori locali.
- Il Santuario dell'Icona Passatora, Nelle vicinanze di Ferrazza, a circa 4 Km da Amatrice, si trova la Chiesa di S. Maria delle Grazie o "Icona Passatora".
- Il Santuario di Santa Maria delle Grazie, nella frazione Varoni, risalente al sec XVI. Di particolare pregio l'altare maggiore che conserva nel tabernacolo al centro, una statua in terracotta dorata - "Madonna col Bambino in grembo" - del sec. XV attribuita a Silvestro dell'Aquila.
- La Chiesa di Sant'Antonio Abate, sita nella frazione Cornillo Nuovo è adornata con un portale cinquecentesco scolpito in pietra del luogo. Il campanile è a vela con due campane. Nell'interno, sull'altare maggiore si trova la statua di S. Antonio in terracotta realizzata prima del 1513 dal pittore e scultore Saturnino Gatti. La chiesa è affrescata sia sulla parete sinistra che su quella destra. Nella parete di fondo sono presenti affreschi nell'arco dell'edicola e nei tre pinnacoli, opera di Dionisio Cappelli nel 1511 e poi 12 episodi della vita di S. Antonio Abate.
- Il Complesso Monumentale di S. Francesco comprende l'omonima chiesa, l'ex convento dei francescani (sec. XIII-XIV) con il magnifico chiostro, il Polo Agroalimentare dell'Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga, la chiesa di S. Maria di Porta Ferrata del XVI secolo a pianta ottagonale che ingloba l'omonima porta dell'antica cinta muraria e Porta S. Francesco
- Fontana e Palazzo Orsini, sec. XVII: Eretto forse da Alessandro Vitelli, è attualmente dimora di famiglie private e poco rimane dell'antico splendore del palazzo, se non un'iscrizione all'ingresso, le scalinate e il bellissimo camino in pietra (appartamento Capriccioli) con al centro un grosso stemma. La fontana più antica di Amatrice, un tempo adiacente al Palazzo Orsini.
- Palazzo De Bernardinis, sec XVII: Di stile barocco con la facciata lievemente convessa per seguire l'andamento curvilineo del Corso. Due portali con sovrastanti balconi a balaustrata e ricco cornicione ornato di motivi vegetali.
- Chiesa di S. Agostino, sec XV: E' la principale parrocchia di Amatrice, all'interno diversi affreschi di interesse.
- Porta Carbonara, sec XIII: Una delle porte dell'antica cinta muraria.
- Palazzo Di Cesare, in puro stile rinascimentale con facciata in pietra viva.
- Torre Civica, sec XIII: Alta 27 metri è il monumento più antico della città ed il punto di riferimento della cittadinanza. La campana della Torre, sostituita nel 1985, suona in occasione della festa della Filetta e dell'elezione del nuovo Sindaco. L'antica campana del 1494 è visibile nella Chiesa della Madonna di Porta Ferrata.
- Chiesa della Madonna di Porta Ferrata
- Ex Chiesa di S. Emidio, sec XIV, attualmente sede del Museo Civico Nicola Filotesio.
- Chiesa del SS. Crocifisso, sec XVII: Conserva al suo interno un crocifisso ligneo del XV sec.
- Porta Castello sec. XIII: Una delle porte dell'antica cinta muraria.
- Chiesa di S. Giuseppe da Leonessa, sec. XVII: Faceva parte dell'ex convento dei Cappuccini (inglobato nell'Ospedale Francesco Grifoni) e in origine era dedicata S. Caterina. Sempre all'interno dell'attuale ospedale si trova la cella dove dimorò San Giuseppe da Leonessa (che morì nel convento di Amatrice nel 1612).
- Il Museo Civico di arte religiosa "Cola Filotesio": Intitolato a Nicola Filotesio detto Cola dell'Amatrice, istituito il 7/9/2002, raccoglie opere di particolare interesse provenienti dalle varie chiese di Amatrice e delle frazioni. Oltre 80 pezzi raccolti finora e il numero è destinato ad aumentare. L'opera più prestigiosa del museo è il dipinto su tavola "Madonna con Bambino e S. Giovannino", Dipinto ad olio su tavola cm 120x87. Firmato e datato in alto a destra "Cola Phijlostesios MDXXVII".
- Museo delle Tradizioni Contadine - Frazione Configno
- Museo dei Pastori e dei Carbonai - Frazione San Martino
Curiosità:
- Il Parco In Miniatura di Amatrice: l'unico parco tematico d'Europa che riproduce il territorio, la flora e la fauna del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga in miniatura. Riproduzioni perfette delle specie animali e dei monumenti simbolo del Parco. Aperto Tutto l'anno con ingresso gratuito. ( Vedi locandina)
- "Il Cerro di Sant'Angelo": il Cerro più grande d'Italia, situato di fronte alla chiesetta campestre della Madonna di Galloro nella frazione di Sant'Angelo è uno splendido esemplare di quercia (Quercus Cerris) alto più 21 metri, con una circonferenza di 6,8 metri. L'età è stimata in oltre 600 anni ed è stato inserito dal Corpo Forestale tra gli alberi i monumentali d'Italia. Ha inoltre il primato nella sua specie, di albero più grande d'Italia.
Manifestazioni e Feste:
- Marzo: Palio dei Somari, Corsa degli Asini - Sindaci della Via del Sale
- 17-18-19-20 Maggio: Festa Patronale in onore di Maria SS di Filetta
- Agosto: Sagra degli Spaghetti all'Amatriciana
- Novembre: Festa dell'Autunno
Gastronomia:
- Prodotti alimentari tipici: Prosciutto Amatriciano IGP, Guanciale Amatriciano, Pecorino di Amatrice, Marotta (Mortadella di Amatrice), Ventricina, Salsiccia di Fegato, Miele della Laga, Mele, Patata Turchesa, Farro, Spaghetti all'Amatriciana, Amatriciana Bianca, Gnocchi Ricci, Minestra di Farro.
- Ricette tipiche: Spaghetti all'Amatriciana; Amatriciana Bianca; Minestra di Farro
Sito dedicato al Turismo ad Amatrice: www.amatriceturismo.it