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Ventricina
La Storia
Deve il suo nome al fatto che un tempo i contadini usavano riporre nel ventre del maiale grossi tocchi di suino. Più che un salume costituiva una sorta di riserva di carne pregiata. Si narra che la Ventricina di Crognaleto, cucita nello stomaco di maiale, a volte farcita con le salsicce, fosse molto apprezzata dal re di Napoli nel diciottesimo secolo. Si racconta, inoltre, che in Abruzzo, al momento dell'uccisione del maiale bisognasse avere a disposizione una sedia e un bel bicchiere di vino. Durante la macellazione, infatti il capofamiglia, aveva quasi un mancamento e che appunto il sostegno della sedia e una sorsata di Montepulciano permettesse la ripresa. Questo testimonia l'affezione che si provava per il maiale vivendo in stretto contatto con la famiglia e mangiando gli avanzi della cucina. Il rito della macellazione rappresentava, dunque, un momento di festa e nello stesso tempo di triste anche se necessaria crudeltà.
Area di attuale produzione nel Parco: La zona di produzione della ventricina è compresa tra le fasce montana, pedemontana e collinare del comprensorio dei Monti della Laga e del Gran Sasso.
Descrizione
Prodotto tradizionale della Regione Abruzzo si prepara a partire da un impasto di carne e grasso di suino macinata finemente, con l'aggiunta di sale, aglio, pepe bianco e nero macinati, peperoncino dolce e piccante, pasta di peperoni, semi di finocchio, rosmarino e buccia d'arancia o altre speziature a base di essenze del territorio abruzzese. Viene generalmente conservata insaccata e appesa in involucri tipo vescica o stomaco di maiale ma è commercializzata anche in barattoli di vetro. Il peso a seconda del tipo di confezionamento varia dai 100 g ad 1 Kg. Tradizionalmente l'asciugatura si realizza in locali riscaldati dal fuoco di un camino, di solito la cucina, per circa una settimana. Presenta un colore tendenzialmente rosa chiaro con diversa intensità a seconda della speziatura utilizzata. Può essere utilizzata tal quale o spalmata sul pane. Ha un sapore piccante che le deriva dagli aromi utilizzati. In area parco, è famosa la ventricina teramana anche se con leggere varianti si produce anche in altre aree del Parco.
Stagionalità del prodotto: Si produce principalmente in autunno ed è pronta all'inizio dell'inverno, per trovarla in commercio durante tutto l'anno.