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Il Tempio di Ercole, la Via Cecilia e le mura megalitiche di Colle del Vento
A pochi chilometri da Montorio al Vomano, in località Venaquila, percorrendo un breve sentiero verso il fiume Vomano, si giunge al tempio di Ercole. Notevole importanza storico-archeologica riveste questo tempio romano, scoperto nel 1865. Della struttura si conservavano resti cospicui della cella con pavimento a mosaico, realizzato in opus tessellatum con tessere di calcare bianche e riquadratura a tessere nere. Il pavimento riporta l'iscrizione dedicatoria che, grazie alla menzione delle coppia consolare, può essere precisamente datata al 55 a.C.
L'epigrafe, oltre a restituire il nome della divinità a cui il tempio era dedicato, Ercole, fornisce indicazioni circa la realizzazione dell'edificio ad opera di tre magistri di un vicus, da localizzarsi evidentemente nell'area di Montorio. A circa mezz'ora di piacevole cammino, dal piccolo centro di Piano Vomano di Crognaleto, è possibile ammirare la testimonianza archeologica monumentale più antica del Distretto della Strada Maestra: le mura megalitiche di Colle del Vento. Un possente tratto di mura in opera "quasi quadrata", a controllo dell'alta valle del Vomano, lungo cui si snodava l'antica Via Cecilia. L'estrema propaggine orientale dell'altipiano che sovrasta Crognaleto, Piano Roseto, è dominato dai ruderi della Rocca omonima, edificata dagli Svevi e potenziata dagli Angioini. Comune denominatore di questi importanti siti archeologici è proprio la Via Cecilia, strada romana che, distaccandosi dalla Salaria, all'altezza di Antrodoco, collegava gli odierni versanti aquilano e teramano con l'Adriatico. Un notevole tratto, di circa 400 metri, dell'importante via consolare, è stato rinvenuto in località Pietre Bianche, in corrispondenza delle sorgenti del Vomano e del bivio per il lago di Campotosto. L'itinerario archeologico si conclude ad Amiternum che senza dubbio costituisce, con i suoi imponenti e ben conservati monumenti, la testimonianza più straordinaria dell'importanza storica di questi territori. Città di origine sabina, patria di Sallustio, conserva il tipico impianto urbanistico romano con il foro, le terme, la basilica e gli edifici ludici del teatro e dell'anfiteatro.