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Civitella Casanova

Il Paese che ha inventato "gli arrosticini"

Distretto: Distretto Grandi Abbazie
Provincia: Pescara Regione: Abruzzo | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.civitellacasanova.pe.it

Descrizione e Cenni storici
Civitella Casanova è collocata sul dorso di una collina, ai piedi del Monte Cona, fra i torrenti Schiavone e Festina.
Si ritiene che in località San Benedetto sorgesse Cutina, l'antica città dei Vestini. Il nome di Civitella compare per la prima volta nella "Chronica S. Monasterii Casinensis". Civitella Casanova, in quel periodo si chiamava Civitella dell'Abbadia, dall'abbazia dei cistercensi che vi sorgeva, fondata nel 1191 da Margherita, madre di Bernardo II, Conte di Loreto e Conversano. Il monastero, nel momento di maggiore prosperità, arrivò ad ospitare 500 frati, molti dei quali dediti agli studi umanistici, alla trascrizione dei testi ed alla miniatura dei codici e tra i suoi possedimenti poteva vantare anche le Isole Tremiti. Gran parte del centro storico è stato gravemente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009 ed è ancora oggi inagibile.
Civitella Casanova presenta un territorio molto vasto frazionato in diversi abitati, caratteristica è la frazione di Vestea, posta in posizione elevata (595 m s.l.m.) e panoramica su un crinale sottile, tra le valli dei torrenti Schiavone e Mirabello, alle pendici del Monte Bertona.
Gran parte del territorio Civitellese abbraccia la zona montana del versante pescarese del massiccio del Gran Sasso, di notevole interesse naturalistico la Piana del Voltigno dove si intrecciano numerosi sentieri e percorsi di grande bellezza paesaggistica.


Emergenze Storico-culturali

  • Chiesa di Santa Maria della Cona: pregevole piccola chiesa barocca che sorge fuori dal centro abitato. Il ricco portale in pietra è stato eseguito nel 1529 da Bernardino Darz e Pietro Aquilano. L'interno, ad unica navata, presenta un antico affresco cinquecentesco che raffigura una donna semisepolta dalla neve Nella parete terminale un altare barocco in stucco racchiude un'immagine affrescata raffigurante la Madonna col Bambino: è questa la "Cona", ossia l'"icona", l'immagine venerata, che dà il nome alla chiesa.
     
  • Il Campanile di Santa Maria delle Grazie e gli Archi

Curiosità

La tradizione vuole che gli arrosticini fossero nati proprio a Civitella Casanova. I pastori che conducevano le greggi di ovini attraverso i tratturi che solcano il nostro territorio in direzione dei pascoli montani, per sfamarsi durante il lungo viaggio, pare fossero soliti usare proprio le carni delle pecore ridotte a piccoli bocconi infilzati in dei "ceppi" ottenuti lavorando la sanguinella, un arbusto che cresce nelle nostre zone e poi cucinati su brace scoppiettante. Ad avvalorare questa tesi una foto di inizio secolo e una nota poesia di un artista locale "J'arrestiglie de Cevetelle". La produzione degli arrosticini si è così tramandata tant'è che ancora oggi alcune famiglie civitellesi li realizzano in questo modo.

Manifestazioni e Feste

  • Gennaio: "Lu Sand'Andonie"
  • Domenica di pentecoste, lunedì e martedì successivi: Festa patronale in onore della Beata Vergine
  • Maria delle Grazie
  • Luglio: Sagra "Vestea alla brace", nella frazione di Vestea
  • Luglio: Sagra "La cucina della nonna"
  • Fine luglio: Stage per pianoforte, violino e musica da camera
  • Agosto: "Estate Civitellese", manifestazioni estive
  • 8 dicembre: "Fiaccolata Vestina"

Usi e costumi

Suggestiva e di notevole richiamo la storica processione del Venerdì Santo. Il mesto corteo che si snoda lungo le principali vie del paese accompagna i simulacri della Vergine Addolorata e del Cristo Morto, entrambi risalenti al XVIII sec. Le statue sono recate a spalla da dodici uomini e dodici donne in costume funereo, mentre il parroco reca dei frammenti della Santa Croce custoditi in un prezioso reliquiario di inizio settecento. I fedeli partecipano portando un cero, la cui piccola e flebile luce rende ancor più raccolta ed emozionante la cerimonia.

Gastronomia

  • Arrosticini di Pecora
  • Sagne e fagioli
  • Ravioli di ricotta di pecora e aneto
  • "Pallotte" cacio e uova, trippa
  • "Ciff e ciaff": spezzatino di carne di maiale profumato con alloro, pepe e vino bianco, cucinato nella tipica "frissor" di ferro direttamente sul focolare
  • Cipollata
  • "Pizz e foje": panetto ottenuto lavorando farina di granturco e acqua calda cucinato "sotto il coppo", accompagnato da erbe di campo lessate e saltate in padella con alloro, aglio e peperoncino
  • Dolci: "celli di Sant'Antonio" e taralli di San Biagio, dolci votivi; i bocconotti, le sfogliatelle, gli "sgajozzi" con farina di granturco e uvetta, i "scrippijitte" tipici dolci natalizi ripieni di pasta di ceci o castagne.

Veduta di Civitella Casanova
Veduta di Civitella Casanova
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Veduta di Civitella Casanova
Veduta di Civitella Casanova
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Cieje de Sand'Andonie
Cieje de Sand'Andonie
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Arrosticini di Pecora
Arrosticini di Pecora
(foto di PN Gran Sasso)
 
Arrosticini di Pecora
Arrosticini di Pecora
(foto di PN Gran Sasso)
 
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