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Ex Convento di S. Francesco, sede dell'Ente Parco
La sede istituzionale del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, in Assergi, è nel sito dove sorgeva un convento francescano risalente alla prima metà del XVII secolo.
All'interno, in quello che era il chiosco quadrilatero dell'ex convento, sono presenti dipinti murari realizzati alla fine del XVII secolo.
L'intervento di recupero è stato avviato all'inizio degli anni Novanta grazie a fondi concessi dalla Regione Abruzzo e dallo stesso Ente Parco. I lavori di restauro sono stati ultimati nell'ottobre del 2000, anno in cui è stato anche perfezionato l'atto d'acquisto da parte dell'Ente.
Nel chiostro si osservano pregevoli affreschi che illustrano la vita e le opere di San Bernardino da Siena, le cui spoglie mortali riposano nell'omonima chiesa dell'Aquila. Vi sono illustrate, in particolare, la nascita, la scelta della devozione alla Vergine, la dedizione ai malati durante la peste senese del 1400, la preghiera dinnanzi al Crocifisso, la scelta della povertà, l'apparizione di San Pietro Celestino mentre è in cammino verso L'Aquila, dove sarà incoronato Papa, e la predicazione sulle virtù della Madonna, raffigurata come astro.
Nei locali ipogei del convento, l'Ente Parco ha ricavato un Antiquarium, nel quale sono esposti reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati in località Grotta a Male e Santa Maria della Croce, in Assergi, e da altro sito in Camarda. Nelle teche sono conservati materiali risalenti alla fine del Paleolitico, al Neolitico e all'età del Bronzo, con strumenti in selce, frammenti ceramici e resti d'ossa di animali. Vi è stata, inoltre, ricostruita una tomba del III secolo proveniente dalla necropoli vestina di Bazzano.