Home » Visitare il Parco » Borghi e Paesi

Valle Castellana

Tra ruscelli, fiumi e cascate

Distretto: Distetto Tra i Due Regni
Provincia: Teramo Regione: Abruzzo | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.vallecastellana.te.it

Descrizione e Cenni storici
Valle Castellana, un piccolo paese di mille anime, posto su una lieve altura in provincia di Teramo, tra i Monti della Laga, a 18 chilometri da Ascoli Piceno, 40 da Teramo e circa 200 da Roma. Ricco di meraviglie paesaggistiche e luoghi incontaminati, nei quali ci si imbatte in svariate situazioni ambientali: castagneti secolari, praterie floreali, fiumi e ruscelli purissimi, il tutto contornato da borghi in pietra e vecchi mulini abbandonati. Ci troviamo in un territorio affascinante, ricco di storia, cultura e tradizioni: la Vallata del Castellano. Il comprensorio sul quale essa si espande va dalle quote medio basse (400 mt s.l.m.), fino alle elevate cime che sfondano il muro dei 2400 metri sul livello del mare. La prevalenza di terreno marnoso-arenaceo fa si che l'acqua piovana, parzialmente assorbita da esso, vada poi a formare ruscelli e fiumi, molti dei quali danno vita a cascate d'acqua suggestive. La diversità altimetrica, l'abbondanza di acqua e la varietà di microclimi presenti, hanno favorito la nascita e l'espansione di foreste e di fitti boschi. Si incontrano alberi di castagni, faggi, querce, olmi, frassini e tigli, ma il più raro è sicuramente l'abete bianco. Il clima montano con inverni nevosi ed estati miti favoriscono la nascita dei funghi porcini che insieme ai marroni sono riconosciuti in tutt'Italia per la loro bontà. Il nome ufficiale di Valle Castellana risale al 1285 quando Ceresia, Sorbo, Stornazzano, Rosaio con pubblico atto, decisero, dinanzi la Chiesa dell'Annunziata, di chiedere la cittadinanza ascolana dando il nome al paese. A quei tempi i paesi si chiamarono castelli dal latino claustrella (cioè paesi chiusi e difesi). Ora nella Valle Castellana non esistono più castelli integri ma solamente ruderi, il più importante è quello di Manfrino nei pressi di Macchia Da Soleche secondo un antica leggenda il nome attuale del castello deriva dal re Manfredi di Svevia che dimorò in queste terre. L'unico castello perfettamente integro, ancora abitato è quello situato a Vallinquina, di proprietà della famiglia nobile dei Bonifaci, di epoca romantica.
La storia di Valle Castellana è ricca di avvenimenti: stanziamenti di monaci e costruzioni di monasteri, combattimenti tra briganti e gendarmi, ricerche di antichi tesori, guerre e saccheggi, ma la notizia più antica riguarda il tracciato che deviando dalla Salaria allo Scandarello, portava ad Amatrice e da qui salendo sul crinale appenninico sotto il Pizzo (dove sono tracce di attraversamenti) scendeva sul bosco Martese per passare a Morrice, a Macchia da borea, a Beretra.
Gli antichi storici dicono che il paese limitrofo di Pietralta, sarebbe stato fondato dagli ascolani in fuga dinanzi alle schiere longobarde del duca Faroaldo. A S. Maria de monte Nigro dove visse San Cerbone, a quota 1300 circa, cera ancora, nel 1433, un priore, residuo di una comunità benedettina.
Nel rinascimento la zona diventa popolosa e diventa una comunità di seconda classe, dopo essere stata alle dipendenze feudali dei Guiderocchi. Il brigantaggio ha ricoperto un ruolo assai rilevante nella storia di Valle Castellana, a partire dall'epoca rinascimentale fin verso il 1861. Questa piaga era favorita dal fatto che Valle Castellana era l'ultimo paese del regno Borbonico posto proprio al confine con lo Stato Pontificio.

  • Abitanti: 1091
  • Altitudine: 630 metri slm


Emergenze Storico-culturali

  • Chiesa di Santa Maria di Stornazzano: è la chiesa principale di Valle Castellana. Si trova su pendio a picco sul fiume Castellano. Costruita nell' XIII secolo conserva ancora gli affreschi originali. Nella parete sinistra due gruppi di figure affrescate che rappresentano l'Annunciazione, la S. Casa di Loreto a grandezza quasi naturale. Il portale esterno e le cornici, presentano un insieme di motivi di epoche differenti risalenti al 1512 (data contenuta nell'iscrizione). Interessanti le decorazioni, di stile assai inusuale in questa zona, con incantevoli volti e animali fantastici.
  • Castel Manfrino: E' l'unico sito abruzzese in cui siano state rinvenute tracce strutturali di una vasca battesimale paleocristiana, completamente scavata nella roccia. Il castello è menzionato per la prima volta con il toponimo Maccla, nel 1064, come riferimento confinario in una donazione di beni al monastero di Farfa da parte di una famiglia aristocratica e qualche decennio più tardi nel 1093 un discendente della stessa famiglia cede al medesimo monastero anche la proprietà del Castrum Maccla.
  • Castello Bonifaci in Vallinquina: situato su un elevato promontorio a picco su un ruscello incontaminato circondato da un gruppo di case risalenti al 1200. La facciata principale presenta caratteristiche particolari poiché le finestre sormontate da archi di forma ogivale e chiuse da inferiate che seguono la forma dell'arco. Sul fianco il portone d'ingresso riporta la scritta CC.R.P. 1894 il che fa pensare che il castello sia stato completato in quell'anno.
  • Pietre di sabbia, i paesi perduti: la ricchezza di risorse naturali ha attirato da sempre gli uomini sui Monti della Laga, favorendo una matrice insediativa diffusa. Tra queste impervie montagne, ci sono anche dei posti incredibili nei quali si nascondono antichi e caratteristici borghi e case rurali in pietra arenaria, che caratterizza la geologia dell'area. Una rete estesa di sentieri e mulattiere, collega abitati, castagneti, pascoli, mulini, orti e boschi. Molti dei paesi presenti conservano ancora il fascino del borgo montano ed alcuni, disabitati da decenni, sono raggiungibili solo a piedi come Valle Pezzata, Laturo, Colle Rustico, Serra, Valloni Vecchio. La pietra arenaria, materiale lapideo abbondante, ma facilmente erodibile, grazie all'esperta manodopera degli antenati del posto, è stata sapientemente utilizzata, anche per la costruzione di architetture rurali religiose, di cui rimane esempio nelle piccole, ma caratteristiche chiese, la più caratteristica è quella di Collegrato e Valle Castellana.
  • Mulini in pietra: circondata da numerosi e fiumi e ruscelli i quali hanno favorito la costruzione di mulini utilizzati un tempo per macinare cereali e produrre farina. Molti di questi mulini sono perfettamente conservati e visitabili come quello di Fischioli, Tevera, Fornisco, Valloni.
  • Caciare: si tratta di costruzioni in pietra a forma di cupola utilizzati un tempo dai pastori come rifugio e come laboratorio per creare il formaggio. Molto presenti nella zona di San Vito e San Giacomo.

Visitare l'Ecomuseo Terre del Castellano - Una porta aperta sugli ambienti di vita tradizionale

Curiosità

  • Divina Commedia: il figlio di Dante, Pietro, e il Buti hanno avvalorato l'ipotesi che il fiume Castellano che scorre sotto Valle Castellana corrisponda al fiume Verde di cui parla Manfredi nel Purgatorio lungo il cui letto egli dice di essere stato sepolto
  • La grotta della paura: si tratta di una grotta inesplorata dalle profondità sconosciute situata tra Settecerri e Laturo. La leggenda narra che in prossimità di questa grotta siano morte diverse persone per aver preso un grosso spavento. Da qui nasce il nome: Grotta della Paura.
  • Castagno di Nardò: Nella località Morrice a circa 800 metri di quota, si trova il famoso albero di Nardò, uno dei castagni più grandi d'Italia con la circonferenza record di 14 metri. La sua comparsa risale al 1300 il che lo rende anche uno degli alberi più longevi d'Abruzzo.

Manifestazioni e Feste

  • Ultima domenica di giugno: Sagra del Fungo Porcino a Valle Castellana
  • Primo weekend di agosto: sagra del formaggio e pecora alla callara nella frazione Macchia Da Sole
  • Dal 14 al 16 agosto: festa della Ss. Assunta a Valle Castellana
  • 15 agosto: Processione SS. Assunta - si svolge per le vie del capoluogo.
  • Dal 18 al 21 agosto: sagra del boscaiolo nella frazione Pascellata
  • Penultimo weekend di ottobre: sagra della Castagna e della Patata a Valle Castellana
  • Ultima domenica di ottobre: festa della castagna nella frazione Leofara

Usi e costumi

Carbonai d'Abruzzo: a metà luglio nel borgo di Rio Di Lame si svolge la festa del carbonaio nella quale alcuni uomini del posto rappresentano l'antico mestiere del carbonaio attraverso la costruzione, l'accensione e la produzione di carbone.

Gastronomia

Tagliatelle ai funghi porcini, Polenta, Ravioli di ricotta, Funghi porcini, Pecora alla callara, Arista di maiale, Formaggio pecorino, Ravioli dolci di castagne, Caldarroste.

Approfondimenti
Punti di interesse
Valle Castellana, panoramica
Valle Castellana, panoramica
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Borgo abbandonato di Laturo (Valle Castellana)
Borgo abbandonato di Laturo (Valle Castellana)
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Chiesa di Collegrato in Valle Castellana
Chiesa di Collegrato in Valle Castellana
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Valle Pezzata, borgo fantasma
Valle Pezzata, borgo fantasma
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Caldarroste (piatto tipico di Valle Castellana)
Caldarroste (piatto tipico di Valle Castellana)
(foto di Archivio Ente Parco)
 
Condividi su
FederparchiLIFE Bear-Smart CorridorsFagus Life ProjectLife PraterieLife PlutoAqualifeLife CoornataLife M.I.R.CO-LupoBreedValor