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Pietracamela

Bellissimo paese "sotto la pietra"

Distretto: Distretto della Strada Maestra
Provincia: Teramo Regione: Abruzzo | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.pietracamela.te.it

Descrizione e Cenni storici
Piccolo borgo medioevale immerso nella natura, arroccato sulle pendici del Corno Piccolo. Dal 2008 fa parte del Club dei Borghi più belli d'Italia.
Petra Cumerii e Pietra Cameria sono stati i primi nomi del paese. La prima parte del nome deriva da Preta, che in paleo-italico indica il masso (roccia, pietra) sul quale è costruito il borgo. Misteriosa la seconda parte, che può riferirsi alla roccia a forma di gobba di cammello che si scorge dal paese, come all'invasione dei Cimerii provenienti da Oriente (Petra Cimmeria) o a Petra Cacumeria, vale a dire "pietra "in cacumine", "pietra in sommità".
Il villaggio nasce nel XII sec, in seguito alle invasioni che costringono le popolazioni d'Abruzzo a rifugiarsi sui monti inaccessibili. Sotto il Regno di Napoli, il territorio è parte del feudo della Valle Siciliana di proprietà dei conti di Pagliara (il nome deriva dai primi abitanti provenienti dalla Sicilia in tempi remoti, oppure dalla Via Caecilia che congiungeva Roma con l'Adriatico).
Nel 1526, l'imperatore Carlo V concede al marchese Ferdinando De Alarçon Mendoza l'investitura del feudo della Valle Siciliana, tra i cui paesi c'è Petra Cumerii, che sotto gli Angioini e gli Aragonesi era appartenuto ai conti Orsini. Nel 1590, il borgo viene fortificato dal governatore Marcello Carlonus per difenderlo dai briganti e resta ai De Alarçon Mendoza fino all'abolizione della feudalità.
Nel 1860-65, primi anni dell'unità d'Italia è soggetta alla piaga del brigantaggio, presente in Abruzzo come in gran parte del meridione sin dal XVI sec. A Pietracamela, come in tutta la provincia di Teramo, operavano dei "capi massa" che, alla guida di contadini miserabili, soldati disertori, ladri comuni ed evasi, sostenuti dai Borboni e dal clero, saccheggiavano e razziavano in opposizione prima all'occupazione repubblicana francese (1799, 1806-15) e poi al governo italiano.
Gli abitanti di Pietracamela da quando se ne ha memoria sicura e fino al nostro secolo, quando cominciarono ad emigrare in Canada, in Argentina e negli Stati uniti, esercitarono la pastorizia, l'agricoltura e la lavorazione della lana.

  • Abitanti: 295
  • Altitudine: mt. 1005 s.l.m


Le Frazioni

Prati di Tivo mt.1450 slm
Località turistica nota sia in estate, per le numerose possibilità escursionistiche, che in inverno, infatti è la maggiore stazione sciistica del Teramano. Abbondante la ricettività costituita dai numerosi alberghi. Comodamente raggiungibile dal suggestivo centro storico di Pietracamela, le piste dei Prati di Tivo si snodano ai piedi del versante settentrionale del Corno Piccolo, la vetta rocciosa più elegante del Gran Sasso. Dal piazzale dei Prati di Tivo, a quota 1450 mt., partono una quadriposto e una seggiovia biposto che sale a 2000 mt. dell'Arapietra. Questi impianti servono 20 km di piste da discesa, cui si affianca una pista da fondo. La zona, nota d'estate per le sue possibilit di escursioni e ascensioni, ricca di itinerari per il fuoripista e lo sci d'alpinismo.

Intermesoli mt. 770 s.l.m.
Unica frazione prima che urbanizzassero Prati di Tivo, vanta un'antica origine e, tra Medievo e Rinascimento, fu molto popolata grazie ai boschi ed al commercio della lana.
Da vedere: Santa Maria, San Lorenzo e San Rocco.
Nella parrocchiale arredi ed altari barocchi con tele di notevole interesse.


Emergenze Storico-culturali

  • S. Leucio, costruita nel 1780 e più volte consolidata per le precarie condizioni del terreno. Nei pressi della chiesa la Casa Torre che anticamente era utilizzata come torre di avvistamento.
  • Chiesa di San Giovanni (1432), circondata da case i cui portali recano date dal 1471 al 1616.
  • Casa Signoretti, antica dimora che reca due finestre bifore con colonnine tortili, sormontate da un architrave sul quale posto in rilievo il probabile simbolo dei cardatori di lana.
  • San Rocco, piccola chiesa costruita nel 1530 in occasione della peste che si abbatte sulla cittadinanza.
  • Porta Fontana, dalla quale parte il suggestivo sentiero che porta alla frazione di Intermesoli. Lungo il caratteristico percorso si possono ammirare il lavatoio pubblico, i resti della chiesa della Madonna ed i resti del vecchio mulino presso il Rio Arno (tra i ruderi sono ancora ben conservate le due bocche di uscita delle acque).

Natura


Manifestazioni e Feste

Agosto: Manifestazioni estive a Prati di Tivo
1° Agosto - Festa della Madonnina a Prati di Tivo
Ottobre: Festa della castagna di Intermesoli


Sport

Stazione Sciistica di Prati di Tivo


Gastronomia

Prodotti della pastorizia locale. Castagne (Intermesoli). Prodotti e cucina tipici della tradizione teramana.

Pietracamela
Pietracamela
(foto di M. Anselmi)
 
Cascata del Rio Arno
Cascata del Rio Arno
(foto di M. Anselmi)
 
Bosco vetusto di Aschiero
Bosco vetusto di Aschiero
(foto di D. DiSanto)
 
Prati di Tivo
Prati di Tivo
(foto di M. Anselmi)
 
Pitture rupestri di Guido Montauti
Pitture rupestri di Guido Montauti
(foto di M. Anselmi)
 
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