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Barisciano
La porta del Parco
Provincia: L'Aquila Regione: Abruzzo | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comunebarisciano.it
Descrizione e cenni storici
Barisciano è situato ad un'altitudine di 940 metri, alle pendici di un colle alberato dalla cui sommità svettano i ruderi del suo castello medievale. I suoi dintorni sono tipicamente montagnosi e presentano una serie di crinali separati da pittoresche vallate e da inaspettati altipiani interni. Barisciano ha quindi il vantaggio di godere di un'invidiabile posizione geografica, di appartenere ad un'area di grande valore ambientale.
Tutto il territorio è cosparso di suggestive testimonianze archeo-etnologiche che ci riportano al suo passato. Sorto fra il VI e l'VIII secolo il suo sviluppo è consequenziale al progressivo abbandono delle città romane di Furfo e Peltuino. Inizialmente la popolazione si concentra in 2 Ville, fin quando Barisciano "di sopra" prevale su Barisciano "di sotto" o Bariscianello. Alla metà del XIII secolo entrambe le Ville partecipano attivamente alla fondazione dell'Aquila, pur essendo sotto la giurisdizione della Diocesi Valvense. In riconoscimento di ciò una delle 12 porte della città prese il nome di Barisciano, mentre a Bariscianello fu intitolata una caratteristica piazzetta a L'Aquila, situata sotto la scalinata della Basilica di San Bernardino da Siena.
Fino alla metà del XX secolo la pastorizia ha rappresentato la maggiore fonte di reddito per il paese accompagnata dalla coltura agricola di patate, zafferano, frumento, mandorle e lenticchie. La massiccia emigrazione del '900 diventò il più grosso fenomeno sociale che perdurò fino agli inizi degli anni settanta. La popolazione passò dai circa 4000 residenti d'inizio secolo agli attuali 1800.
Il viaggiatore che percorre la S.S. 17 in direzione dell'altopiano di Navelli, lasciando alle sue spalle l'ultimo lembo del territorio aquilano, incontra sulla sinistra 3 centri abitati: Petogna, Villa di Mezzo e San Martino, che insieme prendono il nome di Picenze e che rappresentano le frazioni di Barisciano.
- Abitanti: 1854
- Altitudine: 940 metri s.l.m
Emergenze Storico-culturali
- Chiesa di San Flaviano: eretta su una precedente chiesa dell'XI sec. subì, nel corso dei secoli, vari interventi. Nella seconda metà del 1500 fu costruita l'annessa sacrestia si arricchì di dipinti e sculture. L'attuale parrocchia, riconsacrata nel 1733, è a croce latina, su tre navate, con cupola incapsulata entro un perimetro ottagonale e mostra tipiche decorazioni barocche. L'esterno presenta una bella facciata in pietra e, a ridosso del presbiterio, il campanile. L'interno conserva una pregevole fonte battesimale del 1571 opera di Francesco del Poggio, un organo ligneo del 1759 costruito da Domenico Antonio Fedeli da Camerino ed un pulpito settecentesco.
- Chiesa di S. Maria di Valleverde: attigua al cimitero, fu eretta sul finire del 1500 nel luogo dove si venerava una antica icona. L'intero edificio fu completato nel 1765 con un conventino poggiante sopra un porticato e dal campanile a vela. La chiesa ha una facciata quadra bipartita, sormontata dal cornicione retto da due paraste laterali in pietra. Essa presenta, oltre al portale d'ingresso, cinque finestre rinascimentali di grande pregio formale. All'interno è possibile rilevare il soffitto ligneo a cassettoni, alcune sculture della scuola dell'Ariscola e di Silvestro dell'Aquila, l'immagine mariana da cui prese il nome la chiesa ed una tela attribuita a Palma il Vecchio.
- Chiesa di S. Maria di Capo di Serra: eretta intorno al 1300, rappresentò per secoli il punto di riferimento religioso e sociale dei bariscianesi. La sua campana chiamò a raccolta i cittadini nella piazzetta antistante, per le adunanze del "Buon Consiglio" e annunciò eventi lieti o allarmanti per il paese. Conserva, al suo interno, frammenti di affreschi trecenteschi, una pregevole "deposizione" (1439) di Giovanni di Pace da Castel del Monte e una originale acquasantiera in pietra.
- Chiesa di S. Maria del Carmine: edificata alla metà del '600, fu completata ed abbellita con dipinti nel secolo successivo.
- Chiesa di San Rocco al Castello: addossata ad una torre del medievale Castello, che fu abitato fino al 1600, questa chiesetta fu eretta a memoria della peste del 1526 e dedicata a San Rocco, venerato per le virtù miracolose conferite all'acqua sorgiva di un vicino pozzo. L'edificio conserva la statua lignea del Santo e interessanti affreschi cinquecenteschi.
- Chiesa di S. Maria della Pietà di Collerotondo: della seicentesca costruzione, originata dal culto di una immagine della Vergine, restano visibili solo le mura esterne.
- Chiesa dell'Immacolata Concezione o SS. Trinità: sorta nella seconda metà del XVII sec. per volere di Giulio Cesare Caracciolo, contigua al suo palazzo, la chiesa ospita oggi il "Centro di Documentazione della Transumanza"
- Chiesa di S. Maria d'Asprino a S. Colombo: è parte integrante del convento francescano di San Colombo. Risalente al XIV sec si è trasformata, ad opera dell'Amministrazione Comunale e dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, in una moderna struttura al servizio del pubblico.
- Chiesa di S. Maria di Locce: è situata in una stupenda piana montagnosa denominata Le Locce. Ricostruita su un preesistente edificio agropastorale dedicato a S. Maria "ai Carboni", costituiva l'estremo confine a nord-ovest della giurisdizione Valvense.
- Via Mariana: è un percorso di preghiera che si snoda lungo il sentiero che porta fino alla chiesetta dedicata a San Rocco. Questo luogo, oltre al fascino mistico, suscita una particolare attrazione poiché è sovrastato dalle mura e da ciò che rimane dell'antico castello, distrutto dal condottiero umbro Braccio Forte da Montone.
A Barisciano, nell'antico Convento di San Colombo, ha sede il Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino, con annessi il Museo del Fiore e l'Orto Botanico.
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Curiosità
Consorzio Operatori del Gran Sasso d'Italia: Costituito dall'aggregazione di operatori locali con lo scopo di condividere obiettivi e strategie, per erogare servizi e metterli in rete, per rappresentare tante piccole realtà che, da sole, non avrebbero alcuna voce.
Manifestazioni e Feste
- La domenica di carnevale: Ru Carnaval a Barisciano
- Aprile: Festa del Mandorlo a cura dell'Associazione Culturale "il Sito"
- 24 Giugno: Fuoco di San Giovanni: La notte di San Giovanni è sempre stata considerata "magica": è la notte più breve dell'anno, un momento di passaggio, critico, che prelude a un'importante avvenimento della vita rurale, la mietitura (www.prolocobarisciano.it)
- 14-15-16 Agosto: Festa religiosa in onore di Maria SS Assunta e San Rocco.
- 16-17 Agosto: Sagra degli Strozzapreti a Picenze. E' organizzata dalla ProLoco di Petogna-Villa di Mezzo-San Martino. Strozzapreti (pasta di acqua e farina tagliata a mano), arrosticini e pizze fritte sono le specialità più gradite dai frequentatori che, a ridosso del Ferragosto, arrivano numerosi.
- Ultimo weekend di Agosto: Sagra della Patata. Le specialità offerte sono: gnocchi con salsicce, patate con pecora alla cottora, zeppole, patate e pizze fritte... il tutto "insaporito" da mostre e rassegne sulle tradizioni locali.
- 24 Novembre: festa del Patrono.
- 25 Novembre: Fiera di Santa Caterina. Nei decenni passati rappresentava un punto di riferimento per le attività economiche del territorio, in occasione della Fiera veniva fissato il prezzo dello Zafferano per tutto l'Abruzzo
- Primo sabato di Dicembre: Raccolta fondi a favore della fondazione Telethon con spettacoli organizzati dalle associazioni di Barisciano e dell'Amministrazione Comunale
- 26 Dicembre: Tombolata a cura dell'Associazione Donne di Barisciano
- 27 Dicembre: cantata di Natale a cura dell'Associazione "Schola Cantorum" di Barisciano
Gastronomia
Le tradizioni gastronomiche di Barisciano vengono conservate abbastanza fedelmente, soprattutto nell'ambito familiare.
Nell'alimentazione povera di una volta le minestre avevano un ruolo di primissimo piano, con le immancabili patate inserite in ogni tipo di preparazione. Ecco allora sagne e patate, taccozzelle e patate, con condimento di assogna soffritta. Per cena il piatto più comune era "patan'amm'd'llitt'" (patate lesse con soffritto di assogna e peperoncino). Fra i primi piatti "asciutti" ricordiamo: fettuccine, stracciarelle, gnocchi di patate con condimento a base di agnello e maiale. Tra i secondi piatti spiccano le preparazioni a base di agnello. I dolci locali sono a base di mandorle (biscotti ritagliati, amaretti, nocci 'nzuccariat'). Da ricordare anche le ferratelle, i pandispagna, le ciambelle da inzuppare al vino.