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Accumoli
Terra da scoprire… natura da vivere
Provincia: Rieti Regione: Lazio | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.accumoli.ri.it
Descrizione e Cenni storici
Accumoli gode di uno scenario naturalistico tra i più spettacolari d'Italia, immersa nella cornice di una natura di grande fascino, non ancora raggiunta dal turismo di massa, né deturpata dal cemento. E' luogo di confine tra Lazio, Umbria, Marche ed Abruzzo, per questo punto di partenza per escursioni sui della Laga e Monti Sibillini. Nel 575 il territorio dell'attuale Comune di Accumoli faceva parte dell'Abbazia di Farfa, eretta dai duchi di Spoleto, che aveva fra i suoi possedimenti le Terre Summatine, comprendenti i territori dell'Accumolese, dell'Amatriciano di Capodacqua e di Arquata del Tronto. Nel 1200, con la perdita di autorità dei feudatari, troviamo Summata in piena decadenza e le popolazioni iniziano a riunirsi in libere Università (Comuni).
Un gruppo di famiglie, appartenenti alle Rocche, riunitesi, costituirono il cosidetto "Quarto di San Lorenzo", società che garantiva alle stesse diritti e rendite, a spese della restante popolazione, fondò Accumoli, Università cui parteciparono tutti paesi vicini, da Grisciano a Roccasalli, oltre a Sommata.
I primi anni Accumoli subisce la tirannide di tale Marco Benincasa, il cui stemma, un gran cimiero sormontato da due leoncini, ancora si può vedere sulla torre civica.
Per libera scelta poco dopo la metà del 1200, Accumoli si diede alla casa D'Angiò, conservando tutti i privilegi comunali, e completando il propio stemma con la corona innestata al rastrello.
L'Università partecipò attivamente ai Vespri Siciliani (1282), ed è per questo che Accumoli, perduta già in precedenza (1255) Capodacqua ed Arquata, fu privato di diversi paesi dell'amatriciano passati in feudo alla famiglia baronale degli Orsini, originari di Norcia e signori di Amatrice.
Nel 1447, Accumoli, sotto i regno di Alfonso di Aragona ebbe dal re Ferdinando vari privilegi, tra cui l'esenzione dalle imposte. Con la morte di Ferdinando il Cattolico (1521) le terre entrarono nel periodo burrascoso di Carlo V.
L'Università di Accumoli preferì respingere i commissari venuti ad esigere le tasse, ma il Orazio Baglioni fu incaricato dagli Orsini di conquistare le terre. Venne dall'Umbria e salito l'Appennino gli riuscì di prendere e bruciare Roccasalli, poi spintosi verso Accumoli, trovò forte resistenzae tornò indietro. Nell'estate del 1527 Accumoli fu assediata da poco meno di 5000.
L'assedio si prolungò per otto mesi durante i quali Capodacqua, Poggio Casoli, furono distrutte dai francesi e Marano dagli Accumolesi affinchè non servisse da ricovero al nemico, e riducendo gli assediati agli estremi della fame, finche il vicerè di Napoli inviò in soccorso 2.000 fanti e 100 lance. Amatrice, la capitale degli Orsini, dopo un furioso assedio di tre giorni, fu presa, messa a fuoco e distrutta. Al termine di questo periodo, l'Università ebbe il titolo di "Fedelissima" e dieci anni di esenzione dai dazi. Nel 1643, Accumoli con tutti i suoi paesi, fu ceduto ai Medici, ma successivamente tornò al regno di Napoli e ad esso restò legato fino al 1860.
- Abitanti: 708
- Altitudine: capoluogo 850 metri slm - territorio 650-1800 metri slm
Emergenze Storico-culturali
Il capoluogo è l'esempio dell'importanza che il comune di Accumoli ha avuto nel corso della storia. Numerosi i palazzi che vantano notevoli bellezze architettoniche.
- Palazzetto del Podestà con Civica a pianta quadrata del sec XII;
- Palazzo Marchese Cappello, oggi adibito a Museo Naturalistico del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed Area Didattica
- Palazzo Marini (oggi Bonamici)
- Palazzo Organtini
- Palazzo del Guasto (oggi Rapetti)
- Chiesa di SS. Maria della Misericordia con altare ligneo di epoca barocca
- Santuario della Madonna delle Coste
Natura
Pantani di Accumoli (Sito di Interesse Comunitario): Si parte dalla località "Le Coste", caratterizzata da spazi aperti, vasta area picnic, attrezzata con barbecue a pietra. La presenza di una vicina fattoria, dove i bambini possono entrare in contatto con gli animali nel loro ambiente, la Chiesa della Madonna delle Coste probabilmente di origine eremitica (XII-XIII sec.), da sempre meta di pellegrinaggi; fanno di questo località, il punto di partenza ideale verso i laghetti dei Pantani.
Curiosità: Nelle calde e tranquille giornate di luglio ed agosto è possibile osservare l'arrossamento delle acque, dovute alla presenza di un'alga euglena, fenomeno assai raro che in Italia si verifica soltanto in un altro lago il "Tovel" in Trentino.
Oasi WWF del Lago Secco (1598 mt. s.l.m. - Sito di Interesse Comunitario): Raggiungibile dai borghi di Illica e di Poggio d'Api. Istituita nel 1989, l'Oasi, è solcata da una fitta rete di sorgenti, rivoli, ruscelli, torbiere e specchi d'acqua che vivacizzano un ambiente peculiare e raro sugli Appennini. In due o tre ore di facile cammino si arriva al lago della Selva, raccolto in una piccola conca, nei pressi del quale sopravvivono specie animali e vegetali relitte dall'epoca della glaciazioni quaternarie. Da qui il sentiero continua pianeggiante fino alla Fonte dell'Agro Negro per poi inerpicarsi fino al Lago Secco, nel cuore dell'Oasi. In una estensione di 14 ettari, è presente una ricca e preziosa flora di specie diverse tra cui, la più importante per i botanici, il Salice Odoroso (Salix Pentandra). Anche dal punto di vista faunistico l'Oasi è conosciuta per la presenza delle popolazioni più meridionali d'Europa della rana temporaria e di tritone alpestris (Triturus alpestris), da considerarsi come veri e propri relitti delle glaciazioni quaternarie.
Visite: L'oasi è aperta da Maggio ad Ottobre. Le visite guidate all'Oasi, per gruppi e scolaresche, sono organizzate su prenotazione. Maggiori informazioni: Tel. 3483311853 - E-mail: lagosecco@wwf.it
Manifestazioni e Feste
- Pentecoste - festa al santuario Madonna delle Coste
- 12 agosto - nella frazione Roccasalli, Sagra della Pasta del Vergaro
- 13 agosto - nella frazione Illica, manifestazione di vita contadina e visita al museo delle arti e tradizioni
- 14 agosto - ad Accumoli, Sagra delle Fettuccine alla Trota
- 18 agosto - nella frazione Grisciano, Sagra della Pasta alla Griscia
- 20 agosto - nella frazione Illica Sagra della Pecora
- Prima domenica di settembre - festa di SS. Maria Addolorata Patrono di Accumoli
- Seconda domenica di novembre - Mostra e Rassegna Equina con Meeting del Cavallo TPR (tiro pesante rapido).
Gastronomia
Pasta alla Griscia; Mortadella di Accumoli; Prosciutto IGT; Miele; Dolci
(foto di Archivio Ente Parco)
(foto di Archivio Ente Parco)
(foto di Archivio Ente Parco)
(foto di Archivio Ente Parco)
(foto di Archivio Ente Parco)