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Erbario
L'Herbarium Apenninicum conta circa 65.000 campioni, di cui quasi 40.000 sono informatizzati ed ordinati con criteri che ne rendono agevole la fruizione.
Gli exsiccata sono stati raccolti principalmente in Abruzzo, ma anche nel resto dell'Appennino, Alpi, Penisola Balcanica, Penisola Iberica, Marocco.
L'erbario ha ottenuto nel 2002 un importante riconoscimento da parte della comunità scientifica, è stato infatti inserito nell'Index Herbariorum, la rete mondiale degli erbari gestita dall'Orto Botanico di New York e dalla IAPT (International Association for Plant Taxonomy).
L'acronimo che gli è stato assegnato è APP.
L'erbario, dal taglio prettamente scientifico, è consultabile in sede da chiunque ne faccia richiesta.
Ricercatori italiani soprattutto, ma anche europei ed extraeuropei hanno visitato e continuano a visitare le nostre collezioni a fini di studio. Le collaborazioni che derivano da questa attività consentono di progredire nella ricerca con maggiore velocità ed efficienza, e permettono un costante aggiornamento dell'identificazione dei gruppi critici.
Sono conservati in APP gli erbari privati Conti, Manzi, Bartolucci, Minghetti e Soldati nonché un prezioso erbario storico che include 549 campioni raccolti tra la fine dell'800 e la metà del '900 da illustri botanici come: Zodda, Quartapelle, D'Amato, Orsini. Fra questi, notevoli i reperti di specie oggi estinte in Abruzzo come Dracunculus vulgaris e Achillea maritima.
Inoltre, sono conservati 43 typi, cioè reperti che rappresentano ufficialmente le entità nuove per la scienza, come ad esempio la rarissima Genista pulchella subsp. aquilana, che in tutto il mondo vive solo nel Parco.
L'erbario è continuamente in fase di studio ed è in costante aggiornamento ed incremento.
I typi, gli exsiccata di alcune interessanti endemiche e esclusive (piante non endemiche ma presenti in Italia solo in una regione) sono consultabili nell'erbario virtuale.