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Itinerario Turistico nel Distretto Via del Sale
Da Acquasanta Terme a Arquata del Tronto
- Partenza: Acquasanta Terme (Acquasanta Terme)
- Arrivo: Arquata del Tronto (Arquata del Tronto)
- Comuni interessati: Acquasanta Terme, Arquata del Tronto
Acquasanta Terme, conosciuta già in epoca romana per le proprietà terapeutiche delle acque termali che vi sgorgano, presenta una struttura urbanistica dall'impronta tipicamente medievale, con le interessanti chiese di San Giovanni Battista e di Santa Maria Maddalena (XIV secolo).
Dalla vicina Paggese, dove nella Chiesa di S. Lorenzo (XIII secolo), si possono ammirare un bellissimo tabernacolo in travertino (XVI secolo) e un trittico di Pietro Alemanno (XV secolo), un bel sentiero conduce al borgo medievale di Castel di Luco, con l'originale Castello a pianta circolare (XIV secolo), di grande suggestione, per poi proseguire verso le frazioni di Arola e S. Gregorio.
Sempre da Paggese, in auto si raggiunge S. Paolo, da dove si può seguire il "Trekking del Brigante" in direzione di S. Gregorio o dei ruderi della Fortezza di Montecalvo, posta, nei secoli passati, a sorvegliare il confine con il Regno di Napoli. Si scende quindi a S. Martino.
Dalla vicina frazione di Collefrattale, splendidi sentieri risalgono la Valle del Rio Castellano, permettendo di raggiungere la Foresta di S. Gerbone e la vetta del Pizzo di Sevo (m. 2419).
Tornati ad Acquasanta, risalendo la suggestiva Valle del Garrafo, sulla quale si affacciano alcune grotte di origine carsica, si raggiunge Umito, da dove alcuni sentieri, percorribili a volte anche a cavallo o con la bici di montagna, permettono di raggiungere la Cascata della Prata e quella della Volpara o i villaggi di Gaglierto, Pozza, Vallecchia e Matera.
Oltrepassata Acquasanta, troviamo Quintodecimo, da dove partono alcuni interessanti sentieri che conducono a Matera o verso le verdissime pendici del Monte Scalandro, lungo il Rio di Noce Andreana.
Proseguendo sulla Salaria, si raggiunge Trisungo, dove sono ancora visibili i resti dell'antica strada romana, per poi salire a Spelonga, che nella Chiesa parrocchiale di S. Agata conserva un'antica bandiera turca, bottino di guerra della battaglia di Lepanto (1571).
Tornati sulla Salaria, si raggiunge Arquata del Tronto, il cui territorio, posto a cavallo della Valle del Tronto, è ricompreso in ben due Parchi Nazionali, quello dei Monti Sibillini e quello del Gran Sasso e Monti della Laga. Il paese è sovrastato dall'imponente Rocca duecentesca, ampliata nei secoli successivi e ricostruita nel XV secolo. Degni di interesse sono la Torre civica e le chiese di S. Francesco e dell'Annunziata.
(foto di B. Marconi)
(foto di B. Marconi)
(foto di Archivio Ente Parco)