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Distretto Strada Maestra

Regione: Abruzzo
Province: L'Aquila, Teramo
Comuni: L'Aquila, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Crognaleto, Fano Adriano, Pietracamela, Montorio al Vomano

Il Nome
La configurazione del distretto segue il tracciato della Strada Statale 80, la quale a sua volta ricalca quello della romana via Cecilia, che si dipartiva da Amiternum. La denominazione scelta allude, pertanto, all'importanza che la strada ha rivestito da sempre quale via di interconnessione tra Roma e l'Adriatico, e tra L'Aquila e Teramo in epoca recente, prima della realizzazione dell'autostrada A 24.


Natura e paesaggio

Da un punto di vista ambientale il distretto può essere considerato il cuore del Parco. I due colossi montuosi del Gran Sasso e dei Monti della Laga vengono a contatto, i bianchi calcari e le calde arenarie si toccano e si sovrappongono. Il lago di Campotosto, il bacino artificiale più esteso d'Europa, è un autentico paradiso per l'avifauna e reca una flora peculiare, tipica della torbiera, che occupava l'area prima della realizzazione del lago. La torbiera era ricca di specie rarissime come Potentilla palustris e Salix rosmarinifolia, oggi scomparse; ma ne rimangono tante altre, rifugiate sulle rive, laddove i piccoli affluenti s'impaludano, prima di gettarsi nel lago: Menyanthes trifoliata, Succisa pratensis, Eriophorum latifolium e una piccola pianta carnivora, la Pinguicula vulgaris. Più a sud, il Chiarino è la "valle dell'eden" del Parco che vi ha recentemente ricostituito una cospicua popolazione di cervi. Nella faggeta del Chiarino fioriscono le piccole bulbose tipiche del sottobosco: Scille, Crochi, Bucaneve, Corydalis insieme ad Anemoni e Cardamine. Lungo la strada che percorre il Passo delle Capannelle, è possibile imbattersi in una delle principali emergenze floristiche del Parco: la Genista pulchella subsp. Aquilana. Per la sua complessità, il distretto è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, ambienti ed ecosistemi. Da un lato il versante dei Monti della Laga, con la sua morfologia dolce, ricca di acque superficiali e di grandi estensioni forestali, dall'altro gli ambienti calcarei del Gran Sasso, con la verticalità imponente delle pareti di roccia carsica. La fauna dell'area annovera il Lupo, il Capriolo, il Camoscio e il cervo. Tra le estese faggete, si distinguono i boschi vetusti di Fonte Novello e dell'Aschiero.


Valori del distretto

70 chilometri in 7 giorni. Questo lo slogan in cui il Parco ha sintetizzato le opportunità paesaggistiche ed ambientali offerte dal Distretto della "Strada Maestra". Dalla città romana di Amiternum, nei pressi dell'Aquila, o, dal versante teramano, attraverso la porta di Montorio al Vomano, si delinea uno dei percorsi turistici più affascinanti e suggestivi del Parco, efficientemente servito dall'Autostrada A 24.
Caratteristici sono i piccoli centri storici di origine medioevale arroccati tra le montagne, tra i quali si segnalano Pietracamela con il suo dedalo di vicoli e viuzze e le pitture rupestri del pittore di fama internazionale Guido Montauti e Fano Adriano con i "Grignetti" ovvero antiche vasche scavate nella parete calcarea. Altrettanto suggestivi i "paesi presepe" come Poggio Umbricchio e Senarica, Cerqueto con il suo Museo etnografico, mentre tra i luoghi di culto si segnalano la Chiesa dell'Annunziata a Fano Adriano e la Madonna della Tibia a Crognaleto.
Un interessante itinerario archeologico si snoda lungo il tracciato, permettendo di scoprire in località Venaquila, il Tempio di Ercole, datato 55 a.C.. Qui le mura megalitiche di Colle del Vento sono la testimonianza monumentale più antica del Distretto, dove sono pure visitabili i ruderi di Rocca Roseto, edificata dagli Svevi e potenziata dagli Angioini. L'itinerario archeologico si conclude ad Amiternum, importante città romana splendidamente conservata.
Un secondo itinerario riguarda il Barocco, stile che caratterizza numerose piccole chiese, veri e propri gioielli di architettura locale, espressione pregevole di un barocco di matrice veneto-friulana. Ne costituiscono gli esempi più significativi le chiese di San Rocco a Montorio al Vomano, dei SS. Pietro e Paolo a Fano Adriano, di San Nicola a Piano Vomano, la Chiesa di Santa Maria Apparente di Alvi, di San Giovanni Battista di Frattoli, dei SS. Pietro e Paolo a Cesacastina e della Chiesa della Madonna della Tibia di Crognaleto. Un terzo percorso è costituito dall'Itinerario dei Mulini, i quali sorgono numerosi lungo il corso del fiume Vomano. Destinati fino al secolo scorso alla macinazione dei cereali, i mulini della Laga hanno una tipologia architettonica regolare che riconduce alla semplicità della vita rurale. Quelli meglio conservati sono a Poggio Umbricchio, Senarica, Aprati e Cervaro.


Strutture presenti

E' uno dei distretti più articolati dal punto di vista infrastrutturale, sulla base di un progetto condiviso dalle Province di Teramo e dell'Aquila, che ha consentito la fruizione del territorio tramite una rete di centri visita, foresterie, musei tematici, aree sosta, nonché attraverso una vasta rete sentieristica ed una funzionale cartellonistica. Le case cantoniere presenti lungo la Statale 80 sono state destinate a centri visite e foresterie del Parco.Tra le opere più significative si segnalano il CeDAP - Centro di Documentazione per le Aree Protette e Polo per la Didattica Ambientale a Montorio al Vomano, il ristorante e foresteria Locanda del Cervo a Paladini, il Museo dell'Alpinismo a Prati di Tivo, nutrito dalla leggendaria epopea degli "Aquilotti del Gran Sasso", del Cervo a Fano Adriano (chiuso in seguito al sisma dell'Aquila del 2009), del Fungo ad Ortolano e il Museo del Legno ad Arischia, affidato in gestione alla Cooperativa Abruzzo 1573, che consente di compiere un viaggio virtuale dal legno come materia vivente al legno come materia prima. Presso il Museo è collocato un Punto Informativo stabile del Parco.

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