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Distretto Cascate e Boschi

Regione: Abruzzo
Provincia: Teramo
Comuni: Cortino, Rocca S. Maria, Torricella Sicura, Valle Castellana

Il Nome
La denominazione del distretto è legata alla ricchezza d'acque e di boschi. La faggeta è la tipologia forestale più diffusa ed interessa la fascia altimetrica tra i 1.000-1.800 m. Con il faggio spesso si trovano tasso, agrifoglio, olmo e frassino che rendono i boschi tra i più interessanti e vari. Le quote più elevate sono ricche di sorgenti con le acque che si raccolgono in ruscelli e fragorose cascate.


Natura e paesaggio

Siamo nel cuore dei Monti della Laga, le foreste appaiono immense e impenetrabili. Vaste faggete, costellate di possenti abeti bianchi e betulle si alternano a cerrete, quercete e castagneti ove, d'autunno, riecheggia il bramito dei cervi in amore. Tra le tante foreste, il Bosco della Martese, è quello che più di tutti evoca una natura primordiale. Spesso gli alberi assumono dimensioni colossali come il castagno di Nardò a Morrice di Valle Castellana, uno degli alberi più grandi in Italia e in Europa. Inoltre, cascate fragorose, pittoreschi ed insidiosi scivoli d'acqua, innumerevoli sorgenti e torrenti segnano e incidono il fianco dolce dei monti. In alto, le alte vette della Laga segnate dalle brughiere a mirtilli e dai salici erbacei, offrono un'atmosfera nordica al centro del Mediterraneo.


Strutture presenti

L'Ente Parco si è impegnato nel riscatto di queste terre, anticamente patria di tribù italiche, poi abitata dai Longobardi e nel tempo da popolazioni che vivevano isolate, comunità rurali uniche nel loro genere; terre di banditi e di briganti e teatro di storici moti partigiani. Tra gli interventi completati, sono i Centri Visite di Padula, Valle Castellana e Imposte, l'area di sosta "Santo Stefano" nel Comune di Torricella, la rete sentieristica, la riqualificazione dei centri storici, l'area faunistica di Cortino, il restauro delle chiese di Collegrato e Rio di Lame. Sono stati anche restaurati i mulini della Laga nel Comune di Rocca S. Maria e quello della chiesa di San Salvatore di Pagliaroli di Cortino, con la sistemazione degli annessi scavi archeologici. Valorizzate anche le "caciare", o capanne a tholos, strutture pastorali in pietra a secco utilizzate come ricovero temporaneo dai pastori, che si trovano disseminate sulla Montagna dei Fiori e in località San Giacomo. Il comune di Valle Castellana nel 2010 ha istituito l'Ecomuseo Terre del Castellano (ecomuseo@comune.vallecastellana.te.it), che offre tra le tante attività, anche un'esposizione tematica dedicata al Castagno di Nardò.

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